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Io
Rodolfo Pozzi, con Pietro Pozzi e il figlio
Mario, eravamo tre partigiani socialisti e comunisti con
gli stessi ideali di uguaglianza, solidarietà, pace,
lavoro e istruzione. Era da tempo che nascondevo partigiani
in montagna nella località “Stalo”,
ma quel giorno del 1944 fui costretto a scendere a valle
per un forte dolore alla gamba. I fascisti del paese, che
da tempo torturavano e minacciavano le nostre famiglie,
lo vennero a sapere informando il comando tedesco. Ed è così che
iniziarono le nostre sofferenze - il 7 novembre 1944 -
quando avvenne la retata. Ci portarono al castello di Brescia
dove fummo torturati e segnati come soggetti pericolosi.
Per questo motivo il 22 novembre 1944 ci trasferirono nel
campo di concentramento di Bolzano dove fummo rinchiusi
nel blocco E - insieme a coloro che erano destinati alla
deportazione in Germania. Tutti e tre insieme, dopo un
lungo viaggio di cinque giorni su carri di bestiame, arrivammo
al campo di Mauthausen. Una volta lì ci fecero disporre
in una lunga fila e ricordo ancora bene con quanta soddisfazione
e divertimento i soldati guardavano i cani sbranare il
primo della fila. Ci fecero spogliare dei nostri abiti
ed indossare dei vestiti sui quali era riportato un triangolo
capovolto con al centro le iniziali del Paese d’appartenenza
e colorato a seconda della causa per la deportazione. Fummo
immatricolati e a me venne assegnato il numero 114074.
Nel campo eravamo obbligati a lavorare per dodici ore al
giorno, malnutriti. Pietro e Mario vennero trasferiti nel
sottocampo di Melk il 31 gennaio 1944 mentre io dovetti
aspettare il 29 dicembre 1944 per essere trasferito nel
sottocampo di Gusen. Il 15 marzo 1945 ritornai a Mauthausen
dove morii alle ore 4,15 per debolezza cardiaca.
A cura degli studenti delle classi
3°A, 3°B, 3°E
della Scuola secondaria di primo grado “G. La Pira” di
Sarezzo. La biografia è stata scritta in prima persona,
su decisione degli alunni (ndr).
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Intervento dell'Assessore
alla Cultura e Pubblica Istruzione
Valentina Pedrali
Intervento
di Alberto Franchi
Presidente
Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura
Ricordo di Spartaco Belleri
Ricordo di Rodolfo Luigi Pozzi
Ricordo di Pietro Vittorio Pozzi
Ricordo di Mario Pozzi
Ricordo di Antonio Pedergnaga
Ricordo di Giovani Colosio
Brochure
a cura del Comune di Sarezzo:
"Sarezzo ricorda le vittime dei lager"
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