Referente
del progetto: Prof. Enrico Castelli Gattinara
Al progetto didattico “Memorie d’Inciampo” hanno
partecipato tutte le classi terze della scuola (7 sezioni, dalla
A alla G). Si è cominciato con un incontro con Giulia
Spizzichino a metà dicembre, con la proiezione di film
sul problema e con la partecipazione attiva delle classi alla
posizione delle pietre d'inciampo: la III B guidata dal professor
Castelli ha fatto delle interviste e delle riflessioni, poi sfociate
nel tema dell’alunna Beatrice Goddard-Watts; la III E tramite
due alunne, ha preparato alcuni pezzi musicali per violino che
sono stati eseguiti sui luoghi dove sono state poste le pietre.
Nei giorni seguenti sono state avviate delle discussioni approfondite
in ogni classe, guidate dai docenti di storia, alla luce dell'evento
che ha riguardato la sottrazione di alcune pietre dedicate alle
sorelle Spizzichino in Via S. Maria in Monticelli.
Considerazioni Pietre di inciampo
di Beatrice Goddard-Watts
Adachiara Zevi, il 19\12\11, è venuta a parlarci a proposito
dell’iniziativa da poco intrapresa, quella sulle “memorie
di inciampo”. È un progetto che è stato introdotto
e inventato da un artista tedesco, Gunter Demning, la cui idea è già stata
applicata in Germania e verrà progressivamente applicata
in quasi tutti i paesi europei. Questa iniziativa (in tedesco è chiamata “Stolperstein”),
consiste nell’installazione di pietre messe al posto di altre,
della stessa misura, ma fatte di ottone, sulle quali è inciso
il nome, il cognome, la data di nascita e di morte, il luogo di
deportazione e data di deportazione, di ogni ebreo ucciso ingiustamente
nelle seconda guerra mondiale. L’intento di Gunter è anche
quello di riportare i morti, di cui non fu ritrovato il corpo,
a casa dei loro parenti e anche se non concretamente, essi avranno
per sempre, in modo simbolico, un loro ricordo che potranno condividere
con tutti i cittadini, che mentre cammineranno tranquillamente
per strada “inciamperanno” su un pezzo di memoria,
di storia, un ricordo che non verrà mai dimenticato. Sempre
il 19 Dicembre, è venuta a scuola, Giulia Spizzichino, una
donna ebrea di 84 anni, che ha vissuto la seconda guerra mondiale,
ed è una delle poche persone ebree sopravissute alla catastrofe
a cui hanno dovuto partecipare ed essere protagonisti tutti gli
ebrei, pur essendo innocenti. Giulia ci ha raccontato come ha vissuto
quei terribili anni, ci ha raccontato di come le leggi razziali
impedivano a lei e a tutta la sua famiglia di vivere come persone
normali.
Cambiava sempre casa, non era mai al sicuro e purtroppo 29 persone
della sua famiglia furono uccise deportate e avviate alle camere
a gas. Noi non possiamo minimamente capire cosa si prova, Giulia
soffre ancora, e il suo dolore morirà solo con la sua morte.
I suoi parenti furono catturati nel quartiere Monti, ed è li
che il 9 gennaio, sono stati installati i sampietrini di ottone
in loro onore. Noi abbiamo partecipato all’installazione,
un’esperienza molto interessante. Così pian piano
si alcune strade compariranno nomi, date, ma soprattutto memorie
di persone, creando così un’enorme “mappa della
memoria”. Questi sampietrini sono dei monumenti, ma ciò che
li rende diversi è il fatto che essi non si impongono, anzi
quasi si nascondono, non vengono visitati in uno specifico museo,
ma sono in mezzo a noi, alla popolazione di oggi che non deve dimenticare,
e che grazie ad esse non dimenticherà. In oltre esse trasmettono
ilo loro importante messaggio , attraverso la scrittura, il più importante
mezzo di espressione, creando un ‘intreccio tra passato e
presente. Il fatto che anche le scuole partecipano è fondamentale,
perché noi giovani siamo il futuro e a noi spetta il compito
di ricordare, testimoniare, vigilare e denunciare ogni segno di
razzismo e di intolleranza nei confronti dei diversi.
Purtroppo però ci sono persone orribili stupide, che forse
non hanno l’intelligenza o forse sono piene di odio e di
rabbia e per questo agiscono in modo sbagliato; sono state rubate
tre pietre a Roma, a via S. Maria in Monticelli, sono state rubate
delle memorie di persone. Con questo gesto tutti quanti possono
capire come l’uomo possa trasformarsi e diventare privo di
ragionamento, spietato e aggressivo.
Tutte queste iniziative che abbiamo fatto mi hanno insegnato molto,
e vorrei concludere questo tema ricordando un fatto importantissimo; è inutile
che neghiamo il passato, mi rendo conto che non c’è nessuna
spiegazione a tutto questo, ma come diceva Primo Levi “se
comprendere è impossibile, conoscere è necessario”.. |
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