Referente
prof.ssa Livia Testa
L’Alberghiero di Trastevere e le Memorie d’inciampo
L’Istituto professionale alberghiero di Trastevere domina
l’isolato fra Via dei Genovesi e Via dei Salumi; dal 10 gennaio
2012 i ragazzi che entrano ed escono dalla scuola hanno familiarizzato
con la memoria di una coppia di sposi, Giacobbe Moscati e Benvenuta
Calò, e della loro figlia Reale Moscati, perché tre
pietre d’inciampo sono state installate in via della
Luce 13, davanti al portone dal quale Giacobbe, Benvenuta
e Reale uscirono, il 16 ottobre 1943, per il loro ultimo
viaggio.
Reale stava per recarsi al lavoro, nella pasticceria Ruschena
sul lungotevere, mentre i suoi genitori avevano preso in
consegna un nipotino, figlio di un’altra figlia già sposata; c’era
la guerra ma lo svolgimento delle occupazioni quotidiane aiutava
ad andare avanti, nella speranza di giorni migliori. Quella mattina
gli uomini giovani della famiglia si erano allontanati da casa
perché i Tedeschi da qualche giorno erano particolarmente
minacciosi ed era opportuno non farsi trovare, qualora avessero
cercato manodopera per il lavoro coatto. Invece i Tedeschi vennero
con un camion, e portarono via il papà e la mamma già anziani
e la sorella che era ancora in casa ... solo il bimbo rimase in
via della Luce, perché una vicina ebbe la prontezza
di spirito di dire che era figlio suo e che lo aveva affidato
momentaneamente a Benvenuta.
Nell’aprile del 2012 Elisabetta Moscati, la figlia di uno
di quei figli che erano riusciti a scampare la retata, ormai nonna
a sua volta, ha incontrato i ragazzi della 2H dell’Alberghiero
ed ha raccontato loro la storia dei nonni e della zia che non sono
più tornati.
Neanche le tre sorelle Spizzichino di via Santa Maria in
Monticelli sono tornate; erano state portate via in una giornata
di maggio luminosa come quella che ha visto un piccolo gruppo
di persone raccogliersi davanti al portone del loro palazzo,
quest’anno, per assistere alla reinstallazione delle
pietre d’inciampo installate per ricordarle e solo
48 ore dopo divelte da una persona che non sopportava l’impegno
della memoria. Anche in via Santa Maria in Monticelli una
piccola rappresentanza della 2H è stata presente,
il 9 maggio 2012, per ascoltare la storia di Letizia, Elvira
e Graziella e custodirne il ricordo.
Il 9 gennaio 2012 invece tutta la classe aveva percorso le
belle vie del rione Monti alla volta di via Urbana, per assistere
alla posa della pietra d’inciampo che ricorda don Pietro
Pappagallo, martire delle Fosse Ardeatine, e poi via Madonna
ai Monti, dove fu catturata una famiglia di 19 persone.
Per i ragazzi della II H ora non è facile dimenticare.
Claudio, Elisa e Simona hanno scritto a Elisabetta Moscati,
che ha richiesto le pietre d’inciampo per i suoi nonni,
in Via della Luce
La nostra esperienza sulla Shoah
Gentile signora Moscati,
siamo tre ragazzi che frequentano la seconda classe dell’Istituto
Professionale Alberghiero “ Vincenzo Gioberti “ di
Trastevere in Roma. Da sempre ci siamo appassionati ad uno dei
temi principali della storia contemporanea, la Shoah, e grazie
all’ interessamento della nostra professoressa di lettere
abbiamo avuto l’opportunità di approfondire la
conoscenza di alcune vicende realmente accadute, raccontate
dai parenti delle vittime delle deportazioni razziali.
La sua testimonianza,contenuta nel libro “Perché?“ a
nostro parere è molto interessante e di facile lettura
anche per giovani come noi.
Ci ha appassionati perché leggendo riga per riga, pagina
per pagina, capitolo per capitolo, ci siamo immedesimati sempre
più nelle vite dei protagonisti, provando i sentimenti
che sono descritti in modo tale da riviverli quasi come se
stesse accadendo in quello stesso momento: gioia, dolore, amore
e paura.
Ciò che ci ha colpito maggiormente, e nello stesso tempo
anche commossi di più, è stato il finale, in particolare
le parole della lettera scritta da Nadia a Elio e il suo atto
coraggioso, quando per salvare il piccolo sceglie di allontanarsi
da lui e affidarlo alla balia, facendo credere che fosse figlio
di quest’ultima.
Inoltre abbiamo avuto l’onore di poter assistere alla reinstallazione
delle Pietre d’inciampo in memoria delle sorelle Spizzichino,
in Via Santa Maria in Monticelli, perché dopo la prima
istallazione erano state divelte da un abitante del palazzo che
ha dichiarato che gli davano l’impressione di avere un
cimitero davanti al suo portone .
Con la nostra partecipazione e la nostra riflessione vogliamo
poter contribuire alla sensibilizzazione di tutti nei confronti
della memoria della Shoah, a cominciare dai giovani come noi.
Claudio, Elisa e Simona, ISIS “V. Gioberti”, classe
II H
(vai alla scheda di Via della
Luce)
(vai alla scheda di Via S. Maria in Monticelli) |
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