Eduard WINKLHOFER
Senza titolo, 2005
legno, sega elettrica
misura ambiente
Un'alta pedana di legno occupa totalmente il vano più ampio della Sinagoga, abitato due anni prima dai frammenti di Scrittura privata di Giulio Paolini. E' tassativamente vietato salirvi sopra: da un certo punto di essa, infatti, sbuca una sega elettrica circolare che gira all'impazzata. È la sua altezza a decidere quella della pedana, che coincide così con il suo piano di lavoro. La sega gira a frequenza siderale: se da lontano è percepibile come suono, da vicino sibila con ostilità. «Questo oggetto spaziale», spiega Winklhofer, «s'incastra sul piano e si presenta alla coscienza come un disturbo allo status quo. La presenza della superficie richiama alla memoria palchi, piattaforme e supporti per rappresentazioni. Chi ci sale assume una parte. Il palco e la sega a disco si privano a vicenda della loro possibile funzione originaria. Non più a disposizione per un uso spensierato e superata una prima percezione di angoscia e pericolo aprono lo spazio alla memoria di feste e omelie, sorrisi e tragedie».