Marco BAGNOLI
La voce, 2009
scala in ferro con i 72 nomi degli angeli - m 9,42
suono di Giuseppe Scali e lettura di Avi Avital
Bagnoli interviene nell’aula più sacra della sinagoga, con una scala in ferro che s’innalza in diagonale dal rudere di una colonna a terra alla sommità di una delle 4 colonne originarie. Come la scala vista in sogno da Giacobbe, e come la voce, la scala di Bagnoli si allarga nel procedere verso l’alto. Pur costruita secondo la prospettiva centrale, è ribaltata: il punto di fuga, nel terreno, non coincide così con il punto di vista, alla sommità della scala. Sulla scala di Bagnoli si può salire e scendere, lungo 36 gradini, anch’essi in prospettiva: il loro ravvicinarsi e allontanarsi è deciso dal punto di distanza. Sui montanti sono dipinti, in lingua ebraica, i 72 nomi degli angeli, 36 a salire, 36 a scendere. Gli stessi nomi sono scanditi dalla voce emessa da un vaso di ceramica rosso collocato al centro dello scrigno che custodiva i Libri.