L’intento del lavoro è far conoscere la Sinagoga di Ostia
Antica attraverso la sinergia con altri luoghi di Roma
significativi per la storia e la cultura ebraiche – il Goethe
Institute, la Scuola tedesca, la Casa della Memoria e
della Storia, il Tempio Maggiore, le scuole ebraiche, la
sinagoga Shirat-ha-yam di Ostia Lido. “Tendiamo a
idealizzare il passato”, ragionano gli artisti, “soprattutto
se è ridotto a frammenti e consente una pluralità di
letture e interpretazioni. Ma guardando al XX secolo, la
nostra comprensione della storia ebraica – soprattutto in
Germania – è fortemente legata alla Shoah. Vogliamo
aprire la discussione su questa riflessione culturale
specifica e incoraggiare a parteciparvi non solo il
pubblico dell’arte ma soprattutto le generazioni più
giovani”. Su un cartello di 190x140 cm un QR-code si
staglia sullo sfondo di un antico mosaico pavimentale
bianco e nero della Sinagoga. Si tratta di un codice a
barre bidimensionali, accessibile tramite gli
smartphones, collegato con il sito web di Arte in
memoria. I moduli geometrici del codice si mescolano
così in modo sorprendente con quelli del pavimento
musivo creando una stratificazione semantica, una sorta
di palinsesto della storia ebraica che raggiunge il
pubblico a scala mondiale: il lavoro è infatti fisicamente
visibile nei singoli luoghi che partecipano al progetto ma
anche via internet. |
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