Processo
di paragone 1 Amore e Psiche è stato progettato dal Mochetti nel
1974 ma realizzato per la prima volta a Ostia quasi trent’anni
dopo. Come annuncia il titolo, si tratta del confronto fra
due oggetti, due calchi di sculture antiche, i cui originali
sono nel Museo ostiense, poggiati su solide basi di travertino.
Poiché i calchi sono collocati l’uno nei pressi
della sinagoga, l’altro vicino al Campidoglio, all’incrocio
tra il cardo e il decumano, la loro visione simultanea è impossibile
e il paragone avviene così «a memoria».
Selettiva nel trattenere alcuni dettagli tralasciandone altri,
la memoria non ci consentirà mai di risolvere il problema
se i due calchi siano uguali o semplicemente simili.
Processo di paragone conferma, sotto nuove spoglie, l’idea
di lavoro non come oggetto ma come relazione. Inoltre, il rimbalzo
mentale fra un calco e l’altro annulla lo spazio che
li divide. «Lo spazio esiste finché lo si pratica,
bisogna inventarlo perché esista. Il tempo e lo spazio
non esistono l’uno senza l’altro. Io penso che
lo spazio cosmico sia infinito e che dipenda dalle nostre conoscenze
il poterlo percorrere. È come un palloncino che si dilata
man mano che si procede nella conoscenza», proclama Mochetti.
I casi sono due: o lo spazio pre-esiste ed è occupato
dall’opera o è l’opera a creare lo spazio.
O ad annullarlo, come a Ostia. |
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