L’opera è una lastra di marmo bianco di Carrara che
misura 70x70x10 cm. Le due facce sono incise da solchi
neri che, incrociandosi, disegnano una griglia. Due linee,
però, una verticale e una orizzontale, hanno un incidente
di percorso: anziché incontrarsi ortogonalmente,
curvano di 90°, riproponendo lo stesso andamento nella
facciata posteriore. La giustapposizione dei piani si
traduce così in continuità spaziale. L’idea, dichiara
l’artista, nasce dalla visita al cimitero ebraico di Ancona,
sito all’interno del Parco del Cardeto, dove le stele
funerarie, di marmo bianco e di forma cilindrica, incise
con iscrizioni ebraiche, sono distribuite sul terreno senza
un principio ordinatore di carattere geometrico. |
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