Nel
forno dove, durante la Pasqua ebraica, si cuoceva il
pane azzimo, Caravaggio colloca Lo stupore è nuovo
ogni giorno (manna), come quello per l’arrivo
della manna nel deserto la cui memoria è rinnovata
ogni anno dal consumo del pane non lievitato. Una lastra
di vetro sabbiato dal bordo frastagliato è forata
secondo la costellazione del momento della nascita
dell’artista.
Cospargendo la superficie di sabbia di quarzo, quest’ultimo
penetra attraverso i fori e disegna la stessa costellazione
sul pavimento. Sollevando la lastra come fosse una
conchiglia, si rinnova lo stupore dell’origine,
della nascita, della creazione di un nuovo scenario. |
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