Daniel BUREN
"Transmutation", d'un mosaïc à l'autre, travail in situ, Synagogue, Ostia Antica, 2008/2009.
Détail. © D.B-ADAGP

marmo bianco Thassos e granito nero Zimbabwe, m 9,0 x 4,8
Nell’ambiente più spazioso della sinagoga Buren costruisce un lavoro “in situ”, pensato cioè per il luogo e a esso indissolubilmente legato. A partire da un frammento musivo bicromo (bianco e nero) esistente, e come sua continuazione, l’artista costruisce un nuovo tappeto musivo con blocchetti di marmo bianchi e neri. Una cornice a righe bianche e nere riprende quella del mosaico originario per contenere all’interno una scacchiera bianca e nera il cui motivo è mutuato dal mosaico che occupa l’ambiente contiguo a quello in cui interviene Buren. Da questa operazione di “trasmigrazione” da un mosaico all’altro prende il titolo il lavoro.