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Enrica Tagliacozzo
Nata nel 1912, arrestata il 16 ottobre 1943, deportata ad Auschwitz, morta in luogo ignoto in data ignota.

Di Enrica Tagliacozzo sappiamo solo che era una ragazza di animo buono molto legata alla famiglia, a suo marito e alle sue figlie che non ha mai voluto lasciare fino all'ultimo. Amava ricamare le stoffe con una vecchia macchina da cucire in casa di mio nonno, Leone Sabatello, era considerata un'altra figlia e vivevano tutti insieme come se si conoscessero da sempre.
Qualche giorno prima del 16 ottobre, il marito Rubino Sabatello, uomo di forte carattere riuscì a nascondersi a Ciampino da alcuni conoscenti lasciando purtroppo lei e le bambine al ghetto abbondate al loro tragico destino.
Il giorno del rastrellamento stava lavando i panni nella fontana del ghetto: i tedeschi credettero che fosse una domestica e la spinsero a tornare a casa. Lei rispose che era ebrea e che le persone che stavano caricando sulla camionetta erano la sua famiglia, quindi chiese di seguirli.
La spnsero con forza con le sue bambine piccole di 3 e 8 mesi e non torno più né lei né le piccole.
Il luogo e la data della sua morte sono sconosciute
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Enrica Di Veroli