Norbert HINTERBERGER
Capitelli disseminati/Vasi comunicanti, 2019
terracotta e libri
"Ciò che colpisce della Sinagoga, con le sue quattro colonne superstiti, è l'assenza dei capitelli, di cui almeno tre risultavano da alcune vecchie foto al loro posto; capitelli corinzi somiglianti stilisticamente alle piccole colonne dello scrigno della Torah. La parola "capitello" viene dal latino caput, testa; mentre il Capitellum si riferisce, almeno in tedesco, a una testa saggia e intelligente.
I capitelli mancanti sono sostituiti da vasi comunicanti di terracotta incisi con i nomi delle città dove erano presenti, e forse ancora lo sono, sinagoghe importanti (Gerusalemme, Addis Abeba, Recife e Berlino). I vasi comunicanti simboleggiano il raggiungimento dello stesso livello, e si riferiscono letteralmente alla rete globalizzata di tradizioni e rituali.
L'abaco è un libro di grande formato che allude al contributo fondamentale e all'importanza della scrittura nella cultura ebraica. Un capitello (chiamato Gerusalemme) è a terra, integro, mentre gli altri, sempre a terra, sono in frantumi.
C'è anche un riferimento alla Kabalah e alla rottura dei vasi come parte del processo della creazione. Le colonne possono anche essere interpretate come i "pilastri della società" – un fatto non sempre compreso dal resto della società. La persecuzione e i rischi corsi dall'ebraismo nel passato e nel presente trovano espressione nei capitelli caduti, distrutti e in parte bruciati.