Nell’aula
più sacra della sinagoga, con le vestigia dell’altare
dove erano custoditi i Libri, Caravaggio colloca a terra,
in prossimità dei ruderi delle colonne, Principio.
Una sottile lastra di bronzo ha la forma geometrizzata
della mano dell’artista ed è ricoperta dal
calco del terreno su cui da bambino ha mosso i primi
passi. Su di essa poggiano sfere di materiale e forma
diverse che appaiono come pianeti su un paesaggio misterioso.
Da questa postazione le sfere sono lanciate nello spazio
circostante e lasciano tracce visibili sulle tavole che,
a mò di reperti, Caravaggio distribuisce intorno
al perimetro dell’aula. Dopo aver colpito, le palle
rimbalzano e possono essere ricollocate nella posizione
di partenza e dare principio a nuove espansioni. Il testimone,
una forma organica di alluminio segnata da buchi e traiettorie, è “la
prima testimonianza avvenuta” e come tale non
soggetta a variazione. |
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