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Breve biografia di Fausto
Iannotti
Uno dei due minorenni morti a causa della deportazione politica
del 4 gennaio 1944, era nato a l’Aquila il 5 marzo 1927
da una famiglia numerosa e di modeste condizioni. Abitava a
Pietralata, in via Ardesia (una strada oggi scomparsa), e lavorava
occasionalmente.
Fausto Iannotti partecipa con la popolazione affamata della
borgata all’invasione del Forte di Pietralata alla ricerca
di ciò che potesse servire alla sopravvivenza. All’arrivo
dei paracadutisti tedeschi, cui segue un breve conflitto a
fuoco, viene arrestato con un'altra ventina di uomini. Nove
di essi verranno assassinati ed abbandonati in una fossa comune
sulla via Tiburtina.
I dieci sopravvissuti alla strage vengono trasferiti al 3° braccio
di Regina Coeli sotto la giurisdizione tedesca.
Il 4 gennaio 1944 alle ore 17, in seguito alla comunicazione
del Tribunale Militare Germanico del 15 novembre 1943, vengono
deportati con altre 320 persone.
Fausto, di soli 16 anni, viene immatricolato a Mauthausen il
13 gennaio 1944 con il n. 42118 triangolo rosso. Il 28 gennaio
1944 viene trasferito nel sottocampo di Ebensee dove muore
il 30 aprile 1945 a 18 anni appena compiuti e a pochissimi
giorni dalla liberazione.
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