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Un ricordo di Adele Ascarelli
Adele Ascarelli
era cugina di mia madre Vera Sed, il cui padre era fratello
della madre di Adele.
Non
era sposata, viveva da sola con il suo vecchio padre malato
e lavorava in casa facendo cappelli: di feltro d'inverno,
di paglia d'estate.
I miei ricordi, ovviamente sono lontanissimi.
Nel '43 ero una bambina di 7 anni.
Ricordo che accompagnavo
mia madre a trovare sua cugina Adele, che abitavamo
molto vicine e che la guardavo mentre con il ferro da stiro
dava forma ai cappelli.
Partecipando all'ottima iniziativa
delle pietre d'inciampo, desideravo ricordare questa
mite e laboriosa persona, ma poiché ero piccolissima e la chiamavo "zia Lella" ho
dovuto chiedere aiuto alle mie cugine più grandi
per saperne il nome.
Il 16 ottobre 1943 mentre i tedeschi
la portavano via, Adele telefonò a mia madre,
nascosta presso una famiglia estranea e terrorizzata
dalla telefonata, per affidarle il padre che non poteva
alzarsi dal letto e che, credo, sia morto subito dopo.
(Noretta Piperno) |
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