Municipio I
Piazza Mattei, 3- Roma
14 gennaio 2013

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Un ricordo di Adele Ascarelli
Adele Ascarelli era cugina di mia madre Vera Sed, il cui padre era fratello della madre di Adele.
Non era sposata, viveva da sola con il suo vecchio padre malato e lavorava in casa facendo cappelli: di feltro d'inverno, di paglia d'estate.
I miei ricordi, ovviamente sono lontanissimi. Nel '43 ero una bambina di 7 anni.
Ricordo che accompagnavo mia madre a trovare sua cugina Adele, che abitavamo molto vicine e che la guardavo mentre con il ferro da stiro dava forma ai cappelli.
Partecipando all'ottima iniziativa delle pietre d'inciampo, desideravo ricordare questa mite e laboriosa persona, ma poiché ero piccolissima e la chiamavo "zia Lella" ho dovuto chiedere aiuto alle mie cugine più grandi per saperne il nome.
Il 16 ottobre 1943 mentre i tedeschi la portavano via, Adele telefonò a mia madre, nascosta presso una famiglia estranea e terrorizzata dalla telefonata, per affidarle il padre che non poteva alzarsi dal letto e che, credo, sia morto subito dopo.

(Noretta Piperno)