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Mio Zio Claudio Piperno
Purtroppo posso raccontare molto poco
su mio zio Claudio.
Sono nata il 28 giugno del 1943, nel
pieno delle persecuzioni razziali. I miei
erano fuggitivi; lui, invece, fu preso per una spiata.
Allora, per la denuncia di un ebreo davano 5.000 lire.
E
per questa somma fu denunciato. La sua unica colpa: la
religione.
Dopo la guerra, mio padre incontrò colui che vendette
il fratello: lo prese a pugni. Questo tizio viveva tranquillamente,chissà se
ha mai avuto degli scrupoli di coscienza!
A detta dei miei,
Zio era un ragazzo gioioso ed esuberante.
Aveva 21 anni
quando l'hanno assassinato.
Non posso dire altro.
Ricordo, però, che con Papà andavamo
spesso alle Fosse Ardeatine a portargli un fiore.
Ancora
adesso mi chiedo: "Perché?".
Mio Zio Claudio. Una vita rubata.
(Rosa Piperno)
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